La buona pratica della catalogazione

La catalogazione delle proprie opere artistiche è una pratica indispensabile per ogni artista professionista.
Come un pittore lava i pennelli a fine giornata, ogni artista dovrebbe tempestivamente catalogare l'ultima creazione, tenendo traccia di ogni informazione utile.

 
Fotografare la propria opera, sia durante la realizzazione, sia a lavoro ultimato.
 
Annotare titolo, tecnica, misure, data e qualsiasi altra informazione importante di ogni opera.
 
Dotarsi di un sistema di catalogazione che permetta di associare una chiave univoca alle immagini e alle annotazioni, legandole tra loro senza incertezze.
 
Allestire un proprio database delle opere e mantenerlo aggiornato con ogni variazione, annotandosi vendita, donazione o prestito di ogni opera.
 
Effettuare spesso copie di backup del proprio archivio.

C'è il detto che l'artista ha la testa tra le nuvole. E c'è anche l'immagine stereotipata dell'artista "bohemien".
Chi si riconosce in questi quadretti, farà una gran fatica a fare e mantenere aggiornato un archivio delle proprie opere.
Ma l'errore più grande che può commettere un giovane che vuole intraprendere la carriera di artista, è quello di disperdere le proprie opere senza tenerne traccia.
Ciò che conta per un artista è la qualità del proprio lavoro. È quindi giusto che si concentri solo sull'esecuzione dell'opera.
Tuttavia è impossibile promuovere la propria arte senza una documentazione che ne mostri l'evoluzione. È una questione di serietà, concretezza e professionalità.
Il giovane artista spensierato, che ha distribuito le proprie opere senza tenerne traccia, se un giorno crescerà dovrà fare i salti mortali per ricostruire la propria storia lavorativa...

Mostra Virtuale - Creazione siti Web d'arte dal 2001