Le gallerie d'arte tridimensionali
Mostra Virtuale nasce del 2001 come esperimento di programmazione creativa dedicato all'arte ed alla sua promozione sul Web.
In netto anticipo coi tempi, si presentava come una galleria d'arte tridimensionale, dove le opere erano esposte alle pareti in una sorta di Museo Virtuale.
I dipinti erano incorniciati, rappresentati in maniera realistica e proporzionali alle misure effettive.
Ogni opera possedeva a fianco un cartellino - cliccabile - con tutte le informazioni, come in una galleria reale.
Le opere erano tutte zoomabili. Il museo era diviso in stanze, separate da porte di vetro. Qua e là compariva una finestra, affacciata sul luogo reale dove l'artista abitava e lavorava.
Sono passati ormai 23 anni da quell'esperimento, che riscosse per altro un discreto successo e suscitò molta curiosità.
Tuttavia, noi che siamo stati tra i primi a fare una cosa del genere (ricordiamo ai più giovani che nel 2001 Google era appena nato ed era semisconosciuto, Facebook non esisteva e la Rete era lenta come una lumaca...) siamo stati altrettanto i primi a domandarsi se questi "effetti speciali" fossero realmente utili al lavoro d'artista.
In quegli anni il Web era una scoperta per molti, una novità, un gioco. Ma per noi - artisti professionisti - era già uno strumento di lavoro. Ed oggi lo è ancora di più.
Per noi il Web è come un'automobile che deve portarci in un luogo. Non un oggetto da guardare mentre guidiamo, magari distraendoci dalla guida.
Il Web serve ad un artista per mostrare le proprie opere e ciò deve essere fatto nella maniera più semplice, veloce ed efficace possibile.
Devono essere le opere a stupire, non il "giochino di prestigio" con cui vengono mostrate.
Come posso creare empatia tra le mie opere e il visitatore, se questi deve scervellarsi tra pulsanti e menù per spostarsi da un'opera all'altra?
E che senso ha, oggi che il Web è cosa normale, far finta di essere in una stanza, vedere le opere piccole, lentamente e con difficoltà, quando potrei averle belle grandi sul mio schermo in un attimo?
Potrei, rovesciando il ragionamento, avere all'interno di un vero museo tutte le opere immediatamente a disposizione, senza fare un passo, come il Web invece mi consente?
Il Web ha potenzialità infinite, diverse da quelle che la realtà ci offre.
E le mostre reali sono un'esperienza unica e irripetibile, sia per chi vi espone, sia per chi le visita.
Perdere tempo a rincorrere una simulazione della realtà, oltre ad essere per certi versi mortificante, ci appare solo come il goffo tentativo di chi vuole stupire perchè ha poco o nulla da dire.